ENGİN AKYÜREK E LA BONTA' DI CHI LO SOSTIENE
Sono ormai 11 anni che, intorno a Engin Akyürek e ai festeggiamenti per il suo compleanno, si crea nel mondo una rete di solidarietà davvero significativa. Ogni anno, chi lo apprezza come attore, ma ancor più lo stima come persona, sceglie di trasformare i regali in gesti concreti di sostegno per cause sociali, contribuendo così a fare del bene nella vita di chi ne ha più bisogno.
Per ringraziare di questo gesto di generosità, quando è possibile Engin ci regala un po' del suo tempo: ci incontra online e, qualche volta, risponde ad alcune delle nostre domande, condividendo riflessioni sul lavoro, sulla scrittura e sui progetti che più gli stanno a cuore.
Questa è la trascrizione dell'ultimo incontro che si è svolto il primo giorno di settembre, incontro in cui Engin ci ha ringraziato per la raccolta fondi organizzata l'anno scorso, in occasione del suo 43° compleanno, e per festeggiare i 10 anni di Haydi Gel Sen De Bize Katıl (Dai vieni e unisciti a noi), il gruppo Facebook che riunisce e coordina questo speciale movimento di solidarietà.
Il collegamento è avvenuto dalla sede della scuola Darüşşafaka, l'istituzione che Engin ha selezionato (anche per quest'anno) come beneficiaria delle nostre donazioni e alla quale lui stesso destina i proventi derivanti dai diritti d'autore del suo libro "Sessizlik".
Noi siamo particolarmente felici di quanto accaduto, perché poterlo vedere e ascoltare è sempre emozionante, perché continuiamo a stupirci della sua vicinanza e della sua disponibilità, ma anche perché, per la seconda volta, una nostra domanda è stata scelta e ha avuto la risposta del nostro talentuoso ragazzo! Stiamo parlando dell'ultima domanda, quella su Pinocchio, che potrete leggere scorrendo l'articolo. Anche durante l'incontro del 2021 Engin aveva scelto una nostra domanda, di cui vi parleremo prossimamente.
Nilgün Eken: Salutiamo con affetto e stima il nostro prezioso artista Engin Akyürek e tutti voi carissimi ammiratori, a nome della Darüşşafaka Cemiyeti, che da 162 anni, con la missione di offrire pari opportunità nell’istruzione, trasforma la vita dei bambini.
Benvenuti a tutti. Sono Nilgün Eken, Vice Segretaria Generale per la Gestione delle Donazioni e le Relazioni con i Donatori della Darüşşafaka Cemiyeti.
Oggi, mentre festeggiamo il compleanno del nostro caro artista Engin Akyürek, siamo felici di tenere questo incontro insieme a voi, che da diverse parti del mondo vi unite con affetto e volontà di fare del bene, trasformando questo giorno speciale in un’occasione di solidarietà.
Dal 1863, la Darüşşafaka offre ai bambini che hanno perso uno dei genitori e che provengono da famiglie con limitate possibilità economiche, ma con sogni senza confini, un’educazione completa, in convitto e di alta qualità. Oggi, nel nostro campus di Maslak, più di mille studenti si preparano al futuro con sicurezza, grazie anche a voi, preziosi donatori.
Il fatto che abbiate celebrato il compleanno del caro Engin Akyürek con donazioni invece che con regali è stata per noi l'espressione più semplice e significativa della bontà. Perché sappiamo che il vero regalo è moltiplicare il sorriso sul volto di un bambino. Penso che oggi stiamo realizzando questo insieme. I vostri contributi non sono solo una celebrazione di compleanno, ma anche un modo per dare forza ai nostri studenti nel loro percorso educativo.
Inoltre, come tutti sappiamo, questo viaggio, questa storia non è iniziata oggi: dal 2015 voi preziosi ammiratori fate crescere questo movimento di bontà con lo stesso spirito di volontariato, dicendo "Dai vieni anche tu e unisciti a noi". E ogni vostro gesto non contribuisce solo all’educazione di un bambino, ma illumina anche il futuro della Turchia. Offriamo i nostri infiniti ringraziamenti al nostro stimato artista Engin Akyürek per aver guidato questo movimento di bontà e per essere fonte di ispirazione per voi. Questa solidarietà, rafforzata in occasione del suo compleanno, apre anche la porta a molte storie di successo dei nostri studenti, che si realizzeranno attraverso un’educazione di qualità.
A nome della famiglia Darüşşafaka, esprimiamo la nostra gratitudine a tutti voi. Celebriamo ancora una volta il compleanno del nostro stimato artista Engin Akyürek e gli auguriamo un anno sano, felice e pieno di ispirazione. Grazie di esistere, grazie per averci arricchito. Ora vorrei cedere la parola al nostro stimato artista Engin Akyürek. Grazie ancora a lui.
Engin Akyürek: Molte grazie. Avete detto cose molto belle. Saluto tutti, tra gli amici qui presenti che vedo o che non vedo, persone che conosco da tempo e altre che sto incontrando ora. Questa iniziativa è arrivata al suo decimo anno, il che è davvero prezioso. Certo, io, come Engin Akyürek, sono molto felice di essere il tramite di tutte queste cose buone. La mia conoscenza di Darüşşafaka e della sua storia è avvenuta un po’ grazie a voi. Poi ho donato i miei libri e siamo arrivati al decimo anno. Penso proprio che la bontà sia questo: persone da diverse parti del mondo che sostengono una scuola nel nostro Paese è qualcosa di molto prezioso, secondo me. È qualcosa di cui si dovrebbe parlare e che dovrebbe essere raccontato. Il valore materiale della questione è ovviamente importante, ma penso che il valore spirituale di ciò che viene fatto qui sia molto, molto più significativo.
Ringrazio sinceramente tutti di nuovo. E voglio sottolinearlo, di nuovo. Penso che questo sia qualcosa che dovrebbe essere raccontato molto e c'è qualcosa di molto diverso qui. Sì, se fosse successo in questo Paese, forse non sarebbe stato così significativo, ma il fatto che persone da diverse parti del mondo stiano sostenendo una scuola nel nostro Paese, una scuola con una storia, è molto prezioso secondo me. Penso che questo sia qualcosa che dovrebbe essere sottolineato più volte. È molto, molto prezioso. Io sono solo qualcuno che lo ha reso possibile qui. L'evento stesso e la bontà sono molto, molto più preziosi. Penso che per il compleanno… questo tipo di cose, questo genere di donazioni, sia molto, molto più significativo di un regalo.
LE DOMANDE
Basri Albayrak: Vorrei dire che avete espresso i vostri sentimenti con molte domande bellissime e vi ringraziamo tanto. Tuttavia, poiché il tempo è limitato, risponderemo solo ad alcune domande di esempio.
Domanda 1: Cosa influenza esattamente la sua decisione quando sceglie un ruolo?
Engin: È una domanda che viene posta spesso a un attore. In realtà, la risposta può variare. A mio avviso, però, l’elemento più potente è la storia e la sua forza. Certo, il personaggio che devi interpretare è importante, ma poiché credo molto nel potere, nella realtà e nella vitalità delle storie, preferisco sempre seguire la forza della storia.
Domanda 2: Se tutti i personaggi che ha interpretato finora fossero persone reali e suoi amici, con chi si sarebbe trovato meglio o con chi sarebbe andato in vacanza?
Engin: In realtà, tutti i personaggi che ho interpretato sono piuttosto lontani da me per quanto riguarda la visione della vita… cioè, anche se le loro emozioni erano simili alle mie, restano comunque personaggi molto lontani dal mio modo di vivere la vita. Tuttavia, posso dire che forse il personaggio più vicino a me sia stato Ömer di "Kara Para Aşk". Penso che con lui mi sarei trovato meglio.
Domanda 3: Engin Bey, innanzitutto congratulazioni e i nostri migliori auguri per il suo nuovo progetto. Come si sente riguardo ai riscontri ricevuti dal suo primo libro "Sessizlik" e dal secondo "Zamansız" e al fatto che siano stati tradotti in molte lingue? Spera che una delle sue storie venga adattata per il cinema?
Engin: Certo che lo vorrei. In realtà, ogni volta che inizio a scrivere un racconto parto immaginando una scena di un film o i cinque minuti che precedono l’inizio di un film. In entrambi i libri ci sono storie che sono nate come possibili soggetti per un film, ma che alla fine sono rimaste un racconto breve. Del resto, facendo l’attore, guardo inevitabilmente a ogni storia anche da questa prospettiva. Ho dei sogni in questa direzione e spero davvero che possano realizzarsi. Perché so che scrivere mi fa bene e che arricchisce la mia recitazione e la mia professione da un punto di vista molto autentico.
Domanda 4: Ha mai pensato di lavorare in un film o una serie comica?
Engin: Sì, in realtà vorrei farlo. Come dicevo poco fa, tutto dipende dalla storia. Se ci fosse il progetto giusto, lo farei volentieri. Finora ho preso parte soprattutto a drammi e i progetti televisivi si sono sviluppati un po’ in quella direzione. Ma la commedia è un genere molto difficile da scrivere. Se però arrivasse la sceneggiatura giusta, con la storia giusta, vorrei davvero farne parte.
Domanda 5: Cosa le ha dato l'ispirazione per diventare attore e scrittore? In che modo recitazione e scrittura si influenzano a vicenda?
Engin: In realtà, le due cose sono sempre esistite nella mia vita, sostenendosi a vicenda. Certo, ho iniziato a scrivere prima di recitare. "Ispirazione" è una parola molto bella, ma credo che più che di ispirazione si tratti di lavorare molto e provare. Lo stesso vale per la recitazione: il talento è molto importante, ma devi lavorare tanto, devi acquisire le competenze della professione e costruire tutta la propria vita su questo. Non so se sono uno scrittore. Io semplicemente scrivo. "Scrittore" è una parola molto preziosa per me e forse per questo non mi sento del tutto a mio agio ad attribuirmela. Io scrivo, ma non mi definisco davvero uno scrittore. Lasciatemi dire così.
Domanda 6: Molte persone si ispirano ai ruoli che lei interpreta e ai libri che scrive per imparare il turco, visitare la Turchia o partecipare a iniziative come questa raccolta fondi per Darüşşafaka. Di recente ha anche preso parte al progetto “Istanbul My Love”, pensato per promuovere la Turchia. Che cosa significa per lei vedere che il suo lavoro ispira azioni così diverse e come valuta il potere dell’educazione e della cultura nel trasformare le vite?
Engin: Certo, questo mi rende molto felice. Innanzitutto, voglio dirlo, è anche un grande motivo di orgoglio per il mio Paese. La Turchia è fondata su una cultura molto ricca che racchiude al suo interno molte culture diverse. Vedere che questo lato del mio Paese viene valorizzato, che la bellezza di Istanbul emerge, che le persone iniziano a imparare il turco… e che chi prima conosceva la Turchia solo come un punto sulla mappa, o non ne aveva alcuna idea, oggi possa scoprirne le bellezze, per me è un grande motivo di orgoglio. La Turchia, in questo, non è sempre riuscita a raccontarsi e a farsi conoscere nel modo giusto. Per questo, a titolo personale, mi sento molto orgoglioso e felice. Credo che riuscire a trasmettere le ricchezze e il valore della Turchia sia qualcosa di davvero prezioso.
Domanda 7: Engin Bey, conosciamo il suo grande interesse per le immersioni. Quando ha iniziato a immergersi? Ha scoperto questa passione da solo o un amico l'ha incoraggiata?
Engin: In realtà è successo del tutto per caso. Del resto, queste cose nascono spesso un po' per caso, il resto dipende da te, ma entrare in contatto con questa passione è qualcosa che rimane sempre legato al tuo modo di guardare la vita: bisogna solo incontrarla al momento giusto. Le immersioni occupano un posto molto importante nella mia vita. Penso che abbiano un lato meditativo. Dico sempre che il blu mi fa molto bene: è un colore molto importante per me. Scoprire l’acqua, esplorare ciò che c’è sotto, in realtà è come scoprire l’universo, come esplorare le stelle: sarà e resterà una delle cose più importanti della mia vita. È così che vedo le immersioni.
Domanda 8: Ha mai pensato di stare dietro la macchina da presa? Le piacerebbe un giorno recitare e dirigere una storia sua?
Engin: Sì, mi piacerebbe molto. In realtà ho anche questo tipo di sogni. Se dovessi girare qualcosa, credo che dovrebbe essere la mia storia. Naturalmente non possiamo sapere come si svilupperanno queste cose nella vita professionale, ma sognare è bello e porsi questo tipo di obiettivi lo è altrettanto. Sono un attore, ma queste sono in realtà parti della professione che si intrecciano. Nei miei sogni c’è quello di girare qualcosa e soprattutto di raccontare una storia che mi appartiene. Spero davvero che in futuro possa succedere.
Domanda 9: Questa domanda arriva dall'Italia. Ti ammiro molto come attore ma anche come scrittore. Finalmente "Sessizlik" è stato tradotto anche in italiano, così possiamo comprendere appieno le tue storie, che a volte evocano bei ricordi del passato, altre volte suscitano curiosità e riflessioni sul presente. Nei tuoi racconti parli più volte di Pinocchio e gli hai dedicato persino un racconto. Quali aspetti di Pinocchio ti piacciono così tanto?
Engin: È davvero una grande gioia vedere che il libro è stato pubblicato in Italia e che viene apprezzato lì. Scrivendo le mie storie, mi affido molto all'istinto, non so mai in anticipo se il pubblico in diverse parti del mondo le apprezzerà. Ma se ciò che creiamo nella nostra immaginazione, nel nostro mondo, trova un punto d'incontro universale nel terreno comune dell'essere umani, questo per me è molto prezioso.
Ovviamente potremmo parlare a lungo di Pinocchio, ma posso dire questo: per me rappresenta il bambino. Se lo guardiamo attraverso il mondo di un bambino, il fatto che dica bugie in realtà è importante. Per la prima volta incontriamo un eroe che mente: il nostro anti-eroe di legno mente ed è in realtà lo sforzo di Pinocchio di diventare umano, uno sforzo profondamente umano. In quella favola è persino più umano di molti altri personaggi. Durante la mia infanzia è stato uno dei personaggi che più mi ha influenzato in senso metaforico, perché ti fa confrontare con la realtà. Per questo penso che Pinocchio sia un personaggio molto importante, con un posto speciale nella mia vita. Metaforicamente, l’allungarsi del suo naso, secondo me, ha un significato profondo.
Engin: C'erano molte domande simili. Abbiamo cercato di scegliere quelle più diverse. Le domande avrebbero richiesto risposte molto lunghe… ma dovendo fare due traduzioni, purtroppo ho dovuto dare risposte brevi e mi scuso per questo.
Nilgün Eken: Ancora auguri di lunghi e felici anni in salute.
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